TOSCANA E MASSONERIA sono termini che ai più sembra strano sentire accanto, ma che invece assieme rappresentano un binomio che fonda profonde radici nella storia e riscontro nella reale penetrazione dell’associazionismo massonico nel tessuto della regionale.
DA SEMPRE la Toscana è la regione italiana con il maggior numero di iscritti alla Massoneria e molti sono stati, nel tempo, i toscani eletti al vertice della Massoneria italiana.
LA STORIA CI DICE che se il 1717 è considerata la data della nascita a Londra della Massoneria moderna, già nel 1731 (o 1732) a Firenze veniva fondata una Loggia composta da cittadini inglesi e dai primi massoni toscani, uno dei quali, Tommaso Crudeli, fu imprigionato e torturato dal Sant’Uffizio di Firenze in forza della bolla “In eminenti apostolatus specula” del 28 aprile 1738.
IN SEGUITO altre Logge nacquero a Livorno e notevole fu l’influenza della Massoneria sulla diffusione delle idee illuministe in Toscana, prima nazione al mondo ad abolire la pena di morte con il nuovo codice leopoldino il 30 novembre 1786. La cosiddetta controriforma rallenterà solo temporaneamente la crescita e la diffusione della Massoneria in Italia ed in Toscana e tanti saranno gli appartenenti alla Libera Muratoria che contribuiranno alla libertà d’Italia ed al suo Risorgimento. Lungo sarebbe in queste poche righe l’elenco degli episodi storici che hanno visto massoni toscani come protagonisti.