De temperantia animi
Il coraggio è la forza morale che mette in grado di intraprendere grandi imprese e di affrontare difficoltà e pericoli con piena responsabilità. E’ impulso che viene dal cuore – come insegna l’etimo della parola (dal latino coraticum, aggettivo che deriva da cor , cordis = cuore) – con una forza tale da far retrocedere la paura. E’ il contrario della rassegnazione e della indifferenza.
E’ l’opposto del volgere lo sguardo altrove quando lo Stato diventa tiranno che perseguita e stermina per motivi politici, razziali, religiosi. E’ forza per opporsi all’orrore. Chi ignora spavaldamente il pericolo è irresponsabile, non coraggioso. Coraggioso è chi il pericolo lo riconosce, lo teme e lo rispetta, facendo appello a tutte le forze che possiede, sia fisiche sia morali, per riuscire a controllarlo. Scelte di coraggio assunte e confermate nella normalità e quotidianità, che mettono a rischio chi le assume, ma non altre persone. Il coraggio è la virtù di affrontare la paura. Il coraggio, in ambito massonico, assume il triplice profilo di non rinnegare mai l’appartenenza; di affrontare tutte le prove connesse ai vari gradi; di restare sempre fedeli al giuramento del silenzio sui lavori svolti.