Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. 1948-2018 Un evento nel Paese dimenticato
La Gran Loggia d’Italia Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi celebra il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata a Parigi il 10 dicembre 1948 da parte della Assemblea Generale delle Nazioni Unite nell’incredibile silenzio generale dell’avvenimento registrato nel Paese.
La Gran Loggia d’Italia di Palazzo Vitelleschi, nel ricordare agli immemori l’importanza di quell’evento, dopo essersi identificata, ancora una volta, nei principi che hanno ispirato quelle norme programmatiche che da sempre incarna, ribadisce, nel contempo, il proprio impegno a darvi puntuale e fattiva esecuzione, al fine di rendere la società civile nazionale sempre più giusta, sempre più solidale, sempre più umana.
Ne trascriviamo, di seguito, l’articolo 1, non solo perché pietra angolare dell’intero impianto normativo, ma anche perché, nel suo dettato, figurano parole che sono proprie, e perciò carissime alla libera muratoria.
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
https://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf