COMUNICATO STAMPA – Equinozio d’Autunno: tra luci e ombre matura la rinascita dello spirito
COMUNICATO STAMPA
Equinozio d’Autunno: tra luci e ombre matura la rinascita dello spirito
L’equinozio è un rito di passaggio carico di simboli e significati. Alle ore 14:43 del prossimo 22 settembre il calendario aprirà le porte all’autunno. La Massoneria, osservando riti e tradizioni secolari, celebra questi momenti forti per la vita spirituale e rituale di tutte le sorelle e di tutti i fratelli.
Siamo di fronte a un evento cosmico, che ridona al mondo un equilibrio tra luce e oscurità. L’estate cede il passo all’autunno, il sole “invictus” rallenta la sua presa per concedere respiro a una riflessione universale che tocca la spiritualità di ciascuno. “Far parte della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. – commenta il Gran Maestro Luciano Romoli alla vigilia della celebrazione – vuol dire condividere un patrimonio universale di valori, riti e tradizioni al servizio dell’uomo. Edificare il tempio vuol dire, per chi aderisce alla Massoneria, impegnarsi nella definizione di un modello di società aperta, libera da ideologie e dogmatismi, adatta a far crescere il pensiero critico, che appare ormai purtroppo sopito. In questa ottica il tempo cosmico è un tempo che ci appartiene, non è misurabile con il freddo orologio di Newton, perché l’alternarsi delle stagioni vissute nella dimensione spirituale sono lo specchio di una maturazione integrale dell’uomo”.
Il gioco di luci e ombre, che connota la stagione autunnale genera profondi interrogativi di senso. La semina è un morire per rinascere, solo “il chicco di grano che muore darà frutto”. Gli iniziati vivono con intensità il ciclo di questa alternanza, impegnandosi a coltivare i valori e le virtù che arricchiranno la loro spiritualità in tutto l’arco dell’esistenza. “La Gran Loggia d’Italia è un’obbedienza, con un importante percorso storico e una precisa prospettiva futura – prosegue l’analisi del Gran Maestro Luciano Romoli- nel “tempo nuovo” che si apre con l’equinozio il lavoro massonico delle logge, che non si arresta mai, riprende vigore, motivato dalla percezione che la vera crescita spirituale avviene anche nel riconoscimento dell’altro, nel rispetto e nell’integrazione delle culture, delle sensibilità dei linguaggi di cui ciascuno è portatore.
Saggezza, equilibrio, luce interiore l’arrivo dell’autunno è il compiersi di una discontinuità che affonda le radici nei cicli evolutivi delle più antiche civiltà. Eraclito, il grande filosofo del “divenire” individua nel flusso del cambiamento il principio dell’essere. La luce ci attrae, nel contrasto con l’ombra che la fa essere, perché il “buio – come scrive l’evangelista Giovanni – è carico di luce”. Ogni processo di crescita richiede delle pause introspettive, luci e ombre alimentano la rinascita, generando una palingenesi che ci proietta oltre la dimensione del quotidiano”.
“E’ il territorio dell’esistenza con il suo immenso carico di domande che dobbiamo impegnarsi a far rifiorire – conclude Romoli – perché non basta la carne per essere umani ci vuole soprattutto la libertà. Voglio augurare a tutte le sorelle e a tutti i fratelli di poter vivere un periodo di feconda riflessione. Diamo un significato al tempo, non sprecandone neppure un solo attimo, nella speranza che ciascuno possa raccogliere i frutti del proprio impegno e del proprio lavoro, che deve condurre se ben indirizzato all’arricchimento della comune umanità di cui noi tutti facciamo parte.
Roma, 16 settembre 2024